Per il secondo anno consecutivo, dal 3 al 7 maggio, siamo partiti per la Spagna destinazione Calera y Chozas.
Il nostro sogno è il nibbio bianco sfuggito lo scorso anno per condizioni climatiche negative alla nidificazione.
E' una sessione fotografica dura, impegnativa soprattutto per la sua durata e per le continue variazioni di luce.
Si entra nel capanno mimetico alle 6 del mattino e si esce alle 10 di sera a
tramonto finito, tutto nell'oscurità ' per non spaventare i nibbi e rischiare che si allontanino.
Appena si fa chiaro, riesco appena a distinguere il posatoio, i tre giovani esemplari sono gia'
su di esso, sono entusiasta ed elettrizzato, non vedo l'ora di iniziare a scattare.
Non posso non ammirare la fierezza di questo rapace, non è grande, ma è bellissimo per la sua livrea e per l'apertura alare; quando diventerà ' adulto i suoi occhi diventeranno di color rosso vivo e saranno la sua caratteristica peculiare.
Si comincia, ormai la calda luce dell'alba permette i primi scatti, fantastici.
Fino alle 10 non abbandonano mai il posatoio, a turno uno parte per cacciare, gli scatti si
susseguono a ripetizione. Purtroppo il maschio adulto da qualche giorno ha lasciato il nido
per costringere i giovani a cacciare da soli e fa solo qualche comparsa veloce per controllare
la situazione.
Dopo una lunga pausa di assenza, sono ormai le 5 del pomeriggio, i tre fratelli ricompaiono
e fino al tramonto mi regalano spettacolo e possibilità ' di effettuare gli scatti piu' disparati.
Il pomeriggio la sessione si fa sempre piu' difficile per il mutare della luce, ma il tramonto mi regala immagini e colori spettacolari.
Sensazioni ed emozioni impagabili.
Sto aspettando che vengano a prendermi, sono stanco, ma tanto contento, appagato da questa stupenda esperienza.
L'unico rammarico l'assenza degli adulti; saranno il pretesto per una terza spedizione.